Le caratteristiche strutturali

Le caratteristiche strutturali dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione sono le medesime che si riscontrano nel sistema produttivo nazionale: imprese di ridotta dimensione, forte propensione all’export, elevata qualità dell’offerta. 

La macchina utensile

Secondo l’indagine condotta da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, nel 2021 (cui sono riferiti i dati più recenti), il 55,7% delle imprese costruttrici di macchine utensili ha fatturato meno di 12,5 milioni di euro, il 68,6% ha occupato meno di 100 addetti.

Sono state, però, le imprese più strutturate a fornire il maggior supporto a produzione e esportazioni: quelle con più di 100 dipendenti, che hanno rappresentato soltanto il 31,4% delle unità operanti in Italia, hanno prodotto il 78,2% e esportato l’82,9% del totale.

Analogamente, le imprese che hanno fatturato più di 25 milioni (pari al 24,5% del numero complessivo) hanno realizzato il 76,1% della produzione e coperto il 79,4% delle esportazioni italiane di macchine utensili.



La distribuzione geografica del settore è risultata coerente con quella del sistema produttivo italiano, a conferma che, per le imprese costruttrici di macchine utensili, è necessario essere attigue a quelle clienti e fornitrici: la maggior parte delle unità produttive del settore si trova in Lombardia (44,6%), Triveneto (20,5%), Emilia-Romagna (19,3%), e Piemonte (12%). 

Alla composizione del fatturato totale la Lombardia ha contribuito per il 44,8%, il Triveneto per il 18,8%, il Piemonte per il 18,7% e l’Emilia-Romagna per il 16,5%. Le imprese dell’Emilia vantano la più alta propensione all’export (pari al 53,4%, a fronte del 51,8% della media di settore).

Principale utilizzatore di macchine utensili è risultata l’industria dei prodotti in metallo - che comprende contoterzisti, elementi da costruzione, altri prodotti diversi dai macchinari, (35,8%) - seguita da quella automobilistica (19,2%).

La robotica

Nel 2021, la suddivisione percentuale tra imprese di grandi dimensioni (fatturato superiore ai 5 milioni), e piccole/medie (fatturato fino ai 5 milioni), conferma la presenza di imprese di grandi dimensioni (84,6%). 

La Lombardia e il Piemonte sono le regioni a più alta densità di aziende operanti nel mercato della robotica, rispettivamente, con il 44,3% e il 30,8% delle imprese. È sempre il Piemonte ad avere la maggior percentuale di fatturato (52,4%) e di addetti (67,6%).