Riforma degli incentivi, approvato il decreto
30.04.2025 - AMMINISTRAZIONE E FINANZA
Il Decreto Legislativo che contiene il Codice unico delle agevolazioni è stato finalmente bollinato dalla Ragioneria e può ora proseguire il proprio iter legislativo. Le commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato devono infatti esprimersi entro 30 giorni.
Il nuovo codice degli incentivi è previsto nell’ambito di un piano organico di riordino del sistema delle agevolazioni pubbliche e delinea le azioni per la standardizzazione dei bandi e una valutazione in tre fasi per evitare imprevisti sui conti pubblici, confermando le misure agevolative di maggior successo.
Fra le novità più importanti segnaliamo lo stop agli incentivi automatici, con l’introduzione per gli incentivi fiscali dell’obbligo di una comunicazione preventiva (come nel caso del Credito imposta Transizione 5.0), pertanto le imprese dovranno comunicare al soggetto gestore l'ammontare complessivo delle spese a fronte delle quali intendono beneficiare del credito d'imposta e la ripartizione negli anni della fruizione.
Viene inoltre inserito lo stop agli aiuti senza polizze catastrofali.
Le amministrazioni centrali titolari delle misure effettuano una programmazione triennale e una quota minima delle risorse disponibili per ciascun incentivo va a favore delle micro e Pmi, in misura del 60%, di cui almeno il 25% per le micro e piccole imprese.
Gli organi preposti faranno una valutazione sull’effettivo tiraggio degli incentivi e potranno decidere se eventualmente confermarli o in alternativa di puntare su altre misure.
Sempre in ottica di semplificazione ed armonizzazione si punta inoltre a una maggiore standardizzazione delle procedure attraverso dei bandi tipo.
A livello di tempistiche, entro il prossimo 30 giugno dovrà essere pubblicato un report di valutazione delle agevolazioni ed entro il 30 giugno 2026 i provvedimenti di attuazione dovranno entrare in vigore.
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