L'export italiano 2024

Nel 2024, le esportazioni italiane di macchine utensili sono rimaste stazionarie, +1%, per un valore di 3.938 milioni di euro. L’andamento trimestrale è stato positivo nei primi nove mesi: +7,8% nel primo trimestre, +8,5% nel secondo e +6,3% nel terzo; nell’ultima parte dell’anno c’è stata una forte diminuzione (-12,3%) che ha portato a chiudere l’anno alla pari col precedente.


L’analisi condotta sulla distribuzione geografica delle esportazioni italiane nell’ultimo decennio evidenzia come, a fronte del continuo mutamento dello scenario mondiale, il made by Italians abbia saputo rispondere alle esigenze dei clienti penetrando di volta in volta nelle aree più attive dello scacchiere internazionale.

Nel 2024, l’export in Unione Europea è risultato stazionario (+0,3%) attestandosi a 1.639 milioni di euro. La Germania è stata il primo mercato a livello europeo e secondo mondiale, con 365 milioni (+1,6%). Seguono Francia (204 milioni, -17,6%), Polonia (169 milioni, -21,5%), Spagna (157 milioni, +21,1%) e Svezia (92 milioni, +71,4%).

In calo, invece, le vendite nel resto del continente europeo (-8,4%), per un valore di 432 milioni. Nel dettaglio, l’export è diminuito in Turchia (190 milioni, -10,3%) e nel Regno Unito (70,5 milioni, -17,3%), mentre è aumentato in Svizzera (+16,2%, 86,9 milioni). Forte crescita degli acquisti dalla Serbia (+82,8%) sebbene il valore assoluto sia ancora piuttosto contenuto (25,5 milioni).

Le esportazioni in America Settentrionale sono aumentate (+4,2%) a 871 milioni e il continente è, di nuovo, il secondo mercato di sbocco per l’Italia. Nel 2024 gli Stati Uniti hanno mantenuto la posizione di primo mercato di sbocco dell’offerta italiana di settore, con acquisti per 629 milioni (+10,9%). Le esportazioni di made by Italians sono diminuite nei paesi vicini: Messico (176 milioni, -9,9%) e Canada (66,7 milioni, -9,5%).

Dati negativi anche per le vendite in America centro-meridionale, che ha ridotto gli acquisti dall’Italia (-10,5%, per un valore di 110 milioni di euro). Ai primi posti il Brasile (72,5 milioni, +2,5%) e l’Argentina (10,7 milioni, -9,6%); segue la Colombia con 6,1 milioni (-3,4%).

L’export in Asia è cresciuto del 4,6% rispetto al 2023, a 737 milioni: il continente si è confermato il terzo mercato di destinazione del made by Italians, dopo Unione Europea e America del Nord.

Del totale esportato nel continente, la parte più consistente è stata destinata all’Asia Orientale, che ha acquistato macchine utensili italiane per 315 milioni di euro (-13,8%). Si sono registrati forti cali per il mercato cinese (-16,3%, 240 milioni) e giapponese (-22,9%, 22,8 milioni), contrazione più moderata delle vendite a Taiwan (-8,8%, 14,2 milioni). In controtendenza il dato relativo alla Corea del Sud (+10%), per 34,5 milioni. Le esportazioni in Asia meridionale sono aumentate moltissimo anche nel 2024, segnando un incremento, del 46,5%, a 191 milioni. Rispetto al totale dell’area dominano le vendite in India (185 milioni, +58,3%).

Gli acquisti di macchine utensili italiane da parte dei paesi del Medio Oriente sono rimasti stabili: +1,4%, pari a 167 milioni. Crescono le esportazioni negli Emirati Arabi Uniti (+54,4%, 49,7 milioni) e in Kazakistan (+89,5%, 24,8 milioni); in calo Arabia Saudita (-28,4% per 44,4 milioni) e Israele (-38,4%,14,9 milioni).

Forte ripresa delle vendite nell’area ASEAN: 63,4 milioni, +44,5% rispetto al 2023. Crescono Vietnam (+49,6%, 20,1 milioni), Tailandia (+45,1%, 18,3 milioni), Malesia (+187%, 8,8 milioni); male, invece, l’Indonesia (-5,7%, 5,8 milioni).

L’export diretto in Africa è aumentato, dell’11,2%, a 79,3 milioni.