Le caratteristiche strutturali

Le caratteristiche strutturali dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione sono le medesime che si riscontrano nel sistema produttivo nazionale: imprese di ridotta dimensione, forte propensione all’export, elevata qualità dell’offerta. 

La macchina utensile

Secondo l’indagine condotta da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, nel 2023 (cui sono riferiti i dati più recenti), il 57,2% delle imprese costruttrici di macchine utensili ha fatturato meno di 12,5 milioni di euro, il 71,4% ha occupato meno di 100 addetti.

Sono state, però, le imprese più strutturate a fornire il maggior apporto a produzione e esportazioni: quelle con più di 100 dipendenti, che hanno rappresentato soltanto il 28,6% delle unità operanti in Italia, hanno prodotto il 78,7% e esportato l’84,2% del totale.

Analogamente, le imprese che hanno fatturato più di 25 milioni (pari al 27,4% del numero complessivo) hanno realizzato il 79,7% della produzione e coperto l’84,1% delle esportazioni italiane di macchine utensili.



La distribuzione geografica del settore è risultata coerente con quella del sistema produttivo italiano, a conferma che, per le imprese costruttrici di macchine utensili, è necessario essere attigue a quelle clienti e fornitrici: la maggior parte delle unità produttive del settore si trova in Lombardia (48,9%), Triveneto (22,2%), Emilia-Romagna (15,6%), e Piemonte (10%). Alla composizione del fatturato totale la Lombardia ha contribuito per il 45,2%, il Triveneto per il 21,2%, il Piemonte per il 17,4% e l’Emilia-Romagna per il 14,9%.

Le imprese del Piemonte vantano la più alta propensione all’export (pari al 60,7%, a fronte del 56,4% della media di settore). Principale utilizzatore di macchine utensili è risultata l’industria dei prodotti in metallo - che comprende contoterzisti, elementi da costruzione, altri prodotti diversi dai macchinari (40,5%) – seguita da quella automobilistica (18,8%).

La robotica

Nel 2023 la suddivisione percentuale tra imprese di grandi dimensioni (fatturato superiore ai 5 milioni), e piccole/medie (fatturato fino ai 5 milioni), conferma la preminenza di aziende di grandi dimensioni (85,7%).

La Lombardia e il Piemonte sono le regioni a più alta densità di aziende operanti nel mercato della robotica, rispettivamente, con il 50% e il 28,6% delle imprese. È sempre il Piemonte ad avere la maggior percentuale di fatturato (48,7%) e di addetti (64,3%).